Medicud, startup che sviluppa dispositivi medici specializzata nel trattamento delle ferite, rende noto di avere raccolto oltre 1,3 milioni di euro (1,4 milioni di dollari) di finanziamento seed, costituito da 766mila euro di capitali di rischio e da 575mila euro di finanziamento non diluitivo, che portano il totale raccolto dalla fondazione dell’azienda a 2,5 milioni di euro. Tra i nuovi partecipanti a questo round di finanziamento figurano CHMBR Partners, società di investimento statunitense, 50 Partners Capital Health e Business Angels des Grandes Écoles (BADGE), oltre a singoli investitori strategici.
Con questo round, Medicud avvia il processo di regolamentazione per l’inizio di uno studio pivotal sull’utilizzo di Dryum (nell’immagine), il primo dispositivo meccanico per il trattamento con pressione negativa delle ferite, progettato specificamente per le incisioni chirurgiche operate in qualsiasi ramo della medicina specialistica. Per lo studio, incentrato sulla chirurgia ortopedica, nello specifico sull’artroplastica totale dell’anca e del ginocchio, è previsto il reclutamento di 59 pazienti presso l’ospedale Pietro e Michele Ferrero di Verduno, con Marco Schiraldi come sperimentatore principale.
Antonio Nunzio D’Angelo, CEO e co-fondatore di Medicud, dichiara in una nota: “Sono orgoglioso dei risultati raggiunti. Il nostro team ha lavorato con grande impegno per sviluppare Dryum e ottenere un dispositivo perfettamente funzionante nel minor tempo possibile. Per il trattamento delle ferite, i medici hanno bisogno di un nuovo standard di cura che sia economico ed efficiente nel ridurre le complicanze chirurgiche, ma anche più sostenibile. Il supporto e il riconoscimento che abbiamo ricevuto da questo gruppo di investitori internazionali ci aiuterà a velocizzare lo sviluppo clinico. Sarà un ulteriore passo avanti nel nostro percorso per mettere a disposizione di medici e pazienti di tutto il mondo una soluzione innovativa per il trattamento postoperatorio delle ferite. Il finanziamento di serie A, previsto per la prima metà del 2026, sarà cruciale per la commercializzazione del dispositivo”.
Dryum è un dispositivo monouso che esercita una pressione negativa costante e dimostrata per ridurre le complicanze e migliorare la guarigione delle ferite chirurgiche. Rispetto agli attuali sistemi basati sulla pressione negativa, che sono pesanti, costosi e limitanti, il dispositivo di Medicud è portatile e facile da usare, anche con una sola mano, e non richiede formazioni lunghe e complicate. Essendo manuale e non elettronico, Dryum rappresenta un’opzione più accessibile, più silenziosa, quindi confortevole per i pazienti, e soprattutto più economicamente vantaggiosa per chirurghi e ospedali di tutto il mondo. Grazie alla disponibilità di medicazioni di varie forme e dimensioni, è adatto a diversi tipi di ferite.
Charles Hirschler, amministratore di CHMBR Partners, commenta: “Investiamo in aziende promettenti nel settore sportivo e sanitario attive in tre ambiti: biotecnologie, medtech e tecnologie a contatto con il paziente. Medicud rientra perfettamente in questi parametri. Siamo entusiasti di aver investito in questa azienda. Il suo primo prodotto dimostra grande competenza e un importante valore aggiunto, per la sua semplicità, affidabilità ed economicità rispetto alla concorrenza. Apre le porte di un mercato finora non attrattivo a causa dei costi eccessivi e dei benefici minimi rispetto alle semplici medicazioni”.
Inizialmente, Medicud si focalizzerà sui quattro interventi chirurgici di incisione più comuni nell’Unione europea e negli Stati Uniti: il taglio cesareo, l’artroplastica totale dell’anca (THA), l’artroplastica totale del ginocchio (TKA) e la ricostruzione mammaria post-mastectomia. Ogni anno vengono eseguiti 4,66 milioni di questi tipi di interventi, per un valore complessivo di oltre 400 milioni di euro. Dryum può diventare lo standard di cura per il trattamento postoperatorio delle ferite: con 236 milioni di interventi chirurgici eseguiti ogni anno in tutto il mondo, questo mercato ha un valore stimato fino a 22 miliardi di euro e le complicanze in corrispondenza del sito chirurgico interessano più di un paziente su dieci, le principali sono le infezioni e la deiscenza (fonti: PubMed, Wounds International, OECD, Eurostat, National Center for Biotechnology Information).
Sandrine Egron, direttrice degli investimenti di 50 Partners Capital Health, afferma: “Medicud affronta un problema critico ma spesso trascurato nelle cure chirurgiche, vale a dire la prevenzione delle complicanze postoperatorie attraverso una gestione efficace delle ferite. Il suo approccio innovativo, grazie a un sistema portatile di terapia a pressione negativa, coniuga un’efficacia conforme agli standard medici con un livello di usabilità e accessibilità economica senza precedenti. Ci hanno colpito le loro conoscenze cliniche approfondite, le notevoli capacità di esecuzione e il grande successo riscosso tra i chirurghi. Il fondo 50 Partners Capital Health è fiero di sostenere Medicud nella trasformazione del recupero dopo un intervento chirurgico in tutta Europa e a livello internazionale”.
Il finanziamento consentirà a Medicud di ottenere anche la marcatura CE e l’approvazione della FDA. In linea con le ambizioni internazionali dell’azienda, l’approvazione normativa è prevista per la prima metà del 2026 In base al regolamento UE 2017/745 sui dispositivi medici (MDR), Dryum rientra nella classe IIa, mentre per la FDA è un dispositivo di classe II e può quindi seguire la procedura 501(k) per la domanda di pre-commercializzazione. Medicud ha in programma di ampliare il suo team assumendo una figura per la direzione commerciale.
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